Baccanti, la prima

Uno spettatore che chiameremo “uno spettatore”
mi ha detto: la cosa più divertente è guardare te.
Forse perchè mi agito, fumo ottocento sigarette,
soffro e gioisco coi ragazzi,
mi si disegna sul volto la mimica delle intenzioni e intonazioni,
e quando non prendono il ritmo comincio a agitarmi sulla sedia
e a sbattere i piedi a terra. Dice. Lo so. Lo faccio.

E intanto grandi grandissime Baccanti, stasera.
il cerchio si è chiuso: era lo spettacolo, come doveva essere, come l’avevamo immaginato.
con qualche vuoto di senso (siamo pur sempre un laboratorio)
perchè è così che fa il teatro.
hai voglia,
a centellinare, ragionare, organizzare.
Quello ti arriva e ti spariglia le carte,
e non c’è una sera uguale a un’altra.
Baccanti 27|09|2015
Grazie.

Anche per queste lacrime che mi sono rimaste appiccicate addosso.

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