All’alba finalmente l’approdo. Enea a Ostia antica

“All’alba finalmente l’approdo” è un progetto a cura di Coop Culture e Teatro Marconi. Abbiamo collaborato ai testi, all’allestimento e alle interpretazioni.

Le tre domeniche delle Albe tra luglio e settembre hanno riscontrato attenzione e partecipazione di un gran numero di persone. Un percorso itinerante all’Alba tra gli scavi di Ostia Antica, che vedeva alternarsi interventi degli attori e visite guidate da parte delle guide di Coop Culture. Le Albe sono state un evento che portiamo nel cuore, per il riscontro, il gradimento, il successo che hanno avuto. Le Albe sono state un’occasione di incontro e meraviglia. Sul fare del giorno, accompagnando il pubblico tra gli scavi, immersi nella parola antica, e in un paesaggio di eterna bellezza.

Ringraziamo di cuore Coop Culture e Teatro Marconi – Felice Della Corte – per averci invitati, coinvolti, per la fiducia e la stima.

I Testi, a partire dall’Eneide sono a cura di Alessia Oteri e Francesco Meriano (per la maggiore Meriano)

Quello che segue, che chiudeva il percorso all’Alba al Teatro di Ostia Antica è di Francesco Meriano.

 

E ora cantami, dea
Del fato che si compie
Della fine della strada.

Cantami, dea, delle tempeste e delle vie sbagliate
Delle rotte salpate in sogni di caligine
Cantami le lacrime e la sete, la polvere di via
Cantami la fede, e la speranza.

Un giorno, dea
Quando non saremo più che vento e ombra
E il dolore un segno lieve sulle mani
Quando scioglierà Crono l’ordito del tempo,
Gli eterni ritorni del destino
Perderà ogni pastoia questo mare:
E ci verranno incontro i secoli passati
Come acqua di fonte.

Rivedrò allora, all’ultimo risveglio
I volti di chi ho amato
Di chi ho lasciato indietro nella via.
In quel giorno, lontano
Roma sarà polvere nel vento
Il mare avrà di nuovo il colore del vino.

Si gonfierà la vela al vento di levante
Sulla via che conduce verso casa.
Insieme, da questa terra di Esperia
Ritroveremo la rotta dell’alba.

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