Bassifondi

Nelle camerate di un ospizio per poveri, un gruppo di inquilini si trascina da un giorno all’altro. Alcuni inseguono una vita migliore, altri si abbandonano all’inerzia: tutti hanno conosciuto il degrado e l’umiliazione. Reduce dai lunghi vagabondaggi attraverso la Russia degli ultimi zar, Gorkij racconta un’umanità abbrutita, sclerotizzata dalla miseria, ferita nel corpo e nell’anima. Un ritratto asciutto e partecipe, senza inutili pietismi, dell’ingiustizia sociale e del dolore umano.
(note di Francesco Meriano)