Il revisore

Capitato per caso in città, il vagabondo Chlestakov è scambiato per il temuto Ispettore Generale, inviato da Pietroburgo a esaminare lo stato della pubblica amministrazione. Realizzato l’equivoco, Chlestakov ne approfitterà per raggirare i notabili del luogo, ansiosi di compiacerlo (e corromperlo) perché non ne denunci l’abituale malaffare. Veterano della grigia burocrazia zarista, Gogol dipinge una società ossificata dal provincialismo, dal malcostume e dalla corruzione, catturando gli aspetti più surreali – e amaramente comici – della mediocrità umana.
(note di Francesco Meriano)