La Tempesta

La Tempesta, prod. 2008,
Studio da William Shakespeare
Teatro di Documenti,
Roma

Sinossi : Prospero, legittimo duca di Milano, interessato più ai suoi libri che a governare, viene spodestato dal fratello Antonio che aiutato dal re di Napoli, Alonso, lo allontana dal ducato. Imbarcato su un vascello con la figlia Miranda, arriva su un’isola abitata da Calibano, figlio della strega Sicorace, e da alcuni spiriti che riduce al suo servizio. Dodici anni dopo, Prospero, con le sue arti fa naufragare una nave che trasporta Alonso, re di Napoli, con il figlio Ferdinando, Antonio, e il seguito della corte.

Si salvano tutti sull’isola, ma Ferdinando è isolato dai compagni, incontra Miranda e se ne innamora, secondo il disegno di Prospero che con un incantesimo lo fa schiavo.

Intanto Ariel e gli spiriti, per ordine del loro padrone, terrorizzano Alonso e Antonio, spingendoli al pentimento. Prospero allora libera Ferdinando dall’incantesimo, gli dà in sposa Miranda e perdona il fratello, a patto che gli restituisca il ducato di Milano. Quindi libera Ariel e abbandona le sue arti e l’isola restituendola a Calibano.

Foto di scena Fabrizio Perrilli

Questa la trama della Tempesta, considerata una delle ultime opere di Shakespeare, romance o commedia della riconciliazione e del perdono, addio alle scene del poeta, in quel gioco continuo di rimandi al teatro, dalla perfetta coincidenza tra il tempo reale e quello della rappresentazione alle ripetute allusioni al qui e ora dello spettacolo.

Opera tra le più complesse del drammaturgo elisabettiano, dalle molteplici chiavi interpretative, tra le quali in questo nostro allestimento si è privilegiata la suggestione indicata dal critico inglese Jan Kott. Studio ed approfondimento di un testo che presenta tematiche universali e personaggi archetipo con cui misurarsi.  

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