🕒 Ore 15.00 – Ingresso Area Scavi

Per agevolare la fruizione dell’evento, al momento della prenotazione (info@metisteatro.it) vi verrà assegnato un gruppo di riferimento (Gruppo 1 o Gruppo 2).
I gruppi partiranno a breve distanza l’uno dall’altro:

  • Ore 15.00 – Gruppo 1

  • Ore 15.10 – Gruppo 2

Entrambi seguiranno il percorso lungo il Decumano, accompagnati da incaricati dell’associazione.
Al Piazzale delle Corporazioni i due gruppi si riuniranno per proseguire insieme la visita guidata Teatralizzata.

Percorso

  • Necropoli Ostiense : Introduzione a cura della Dott.ssa Isabella Martiradonna
  • Decumano Massimo : Prologo, Monologo di Poseidone [Le Troiane] – Parodo, Episodi [Le Troiane]
  • Piazzale delle Corporazioni – Episodi [Cassandra, Andromaca]; Coro [Le Troiane]
  • Teatro – Ecuba

 

 

Con

Raffaele Albano, Enrico Ballabio, Rosanna Bosso, Salvatore Borzì, Loredana Bove, Giorgia Cacciante, Gaia Ciccone, Caterina Cosentino, Sergio Ginebri, Alessandra Matera, Valentina Noviello, Teresa Santoro, Emanuela Schiavetto, Manuela Tricarico.

E con Paolo Ricchi
Regia e coordinamento Alessia Oteri

Rappresentata per la prima volta nel 415 a.C., unica tra le tragedie euripidee a far parte di una trilogia – con l’Alessandro e il Palamede, andati smarriti – Le Troiane è uno dei testi più alti e dolorosi del teatro greco. Tragedia per certi versi atipica in cui l’azione lascia spazio al lamento delle donne troiane, voci sopravvissute all’indomani della presa di Ilio da parte degli Achei, Le Troiane racconta l’orrore della guerra, il dolore e l’impotenza dei vinti. Un dolore che tocca le corde della vendetta e del riscatto quando su di esso se ne innesta un altro : la scoperta da parte di Ecuba dell’uccisione del figlio Polidoro, affidato al re tracio Polimestore per scampare all’eccidio di Ilio, e da questi ucciso per un ignobile movente.

Due tragedie scritte a distanza di circa dieci anni – entrambe appartenenti al ciclo troiano – capaci di dialogare tra loro in un contrappunto tragico e comporre un unicum che dà voce anche ai vincitori, e con la forza della parola antica continua ancora oggi a interrogare chi guarda.

Queste cose non avvennero mai,
ma sono sempre

SALUSTIO, Degli dèi e del mondo

[Le nozze di Cadmo e Armonia, R. Calasso]

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